giovedì 31 gennaio 2008

Un tipico strumento musicale di Carnevale/ A tipycal Carnival instrument

Festeggiamo Carnevale al suon di "Cupe Cupe"!


Durante le sfilate, le recite e le feste in maschera di Carnevale accompagniamo i nostri canti e i nostri balli con il "Cupe Cupe", un tipico strumento carnevalesco che ognuno può costruire con le proprie mani.

Per costruire un "Cupe Cupe" occorre avere un barattolo di forma cilindrica, un pezzo di canna sottile di circa 30 cm, un pezzo di stoffa o , meglio ancora, la pelle della vescica del maiale, lavorata e stesa.
Si prende il barattolo e si copre l'estremità aperta con la stoffa dopo aver legato al suo centro la canna. Per fissarla al barattolo si usa uno spago avvolto più volte, in modo tale che la stoffa rimanga tesa.
Il suono si ricava manovrando la canna con la mano bagnata e facendo un movimento dall'alto al basso.
Per poter avere la possibilità di inumidere la mano in ogni momento, soprattutto durante le sfilate, si versa dell'acqua, attraverso la stoffa , direttamente nel barattolo.

Classe 5^A


Let's celebrate Carnival at the "Cupe Cupe" sound!

During the Carnival parades, plays and fancy parties we accompany our songs and our dances with the "Cupe Cupe", a tipycal Carnival instrument that everyone can make with his own hands.

To make a "Cupe Cupe" you need to have a big cylinder shaped tin, a piece of thin cane long about 30 cm, a piece of cloth o, rather, the skin of the pig bladder, worked and stretched out.
Take the tin and cover it at the open end by the cloth after you have tied the cane in its middle.
To fix it at the tin use a string rolled more times in way the cloth remains well stretched.
You obtain the sound handling the cane by the wet hand and doing a movement from up to down.
To have the possibility to wet your hand in every moment, especially during the parades, pour on some water, through the cloth, directly into the tin.
Class 5 A


I nostri " Cupe Cupe"/ Our "Cupe Cupe":


Così li suoniamo/ In this way we play them:



Al suono dei nostri "Cupe Cupe" intoniamo i nostri canti tradizionali carnevaleschi rigrosamente in dialetto francavillese, eccone uno!

At our "Cupe Cupe" sound we intonate our traditional Carnival songs that are strictly in Francavilla dialect, here you are one of them!

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mercoledì 16 gennaio 2008

Our Christmas pantomime/ La nostra pantomima di Natale

The staff performed a pantomime for the children at Churchfields on the day before the school closed for the Christmas holiday. This is a traditional British custom where an old legend or fairy tale (this year we chose Goldilocks and The Three Bears) is acted out in a very silly manner, sometimes the female parts are played by men and also the audience is encouraged to join in by shouting out messages to the actors. (such as “Watch out ! He’s behind you !”)17 staff took part this year, the funniest performance was given by Mr. Robotham who played the part of a detective from Glasgow (Taggart) who tried to solve the mystery of the missing girl, Goldilocks. As always, there wasa happy ending with cast all dancing to ‘Celebrate Good times – Come On !’

A Churchfields lo staff ha realizzato una pantomima per i bambini il giorno prima che la scuola chiudesse per le vacanze natalizie. Questa è un'usanza tradizionale britannica nella quale una vecchia leggenda o una fiaba ( quest'anno abbiamo scelto "Riccioli d'oro ed i tre orsi") viene recitata in una maniera veramente strana, a volte le parti femminili vengono interpretate da uomini ed anche il pubblico viene incoraggiato ad unirsi ad essa gridando messaggi agli attori.( come " Attento!" E' dietro di te!") 17 insegnanti hanno preso parte quest'anno, l'interpretazione più divertente è stata realizzata da Mr. Robotham che recitava la parte di un detective di Glasgow ( Taggart) che cercava di risolvere il mistero della ragazza scomparsa, Riccioli d'oro. Come sempre, c'è stato un lieto fine con tutto il cast che ha ballato su " Celebrate Good times - Come on!"

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A CD for Christmas! / Un CD per Natale!

What have we been up to at CHURCHFIELDS PRIMARY SCHOOL ?

Churchfields children lived the life of pop stars after releasing their first CD called ‘The Best Churchfields CD Ever....!’The CD idea came about because Music teacher Jane Swarbrick knew of a charity, the Hampi Trust, which pays for street children in India to attend school.A professional sound recording engineer was employed to record the choirs , classes and drummers performing some of their favourite songs and hymns. There were 100 copies of the CD produced which sold out very quickly as parents snapped them up for Christmas !The teachers even joined in by recording a song called ‘KIDS’ which asked the question over and over : “Kids ! What the devil is wrong wit these kids today ?” Some of the songs can be heard on our e-twinning Twinspace.

Cosa siamo stati intenti a fare nella SCUOLA PRIMARIA CHURCHFIELDS?

Gli alunni di Churchfields hanno sperimentato la vita delle pop star dopo la pubblicazione del loro primo CD dal titolo "The Best Churchfields CD Ever....!".
L'idea del CD è nata perchè l'insegnante di musica Jane Swarbrick conosceva un ente di carità, Hampi Trust, che dispone fondi per far frequentare la scuola ai bambini indiani abbandonati.
Un ingegnere della registrazione del suono professionale è stato impegnato a registrare i cori, le classi ed i musicisti che eseguivano alcune delle loro canzoni e inni preferiti. C'erano 100 copie di CD prodotti che sono stati venduti molto rapidamente poichè i genitori li hanno divorati per Natale!
Persino gli insegnanti hanno partecipato registrando una canzone intitolata "Kids!What devil is wrong with these kids today?"( Ragazzi! Cosa diavolo c'e di sbagliato in questi ragazzi oggi!).
Alcune delle canzoni possono essere ascoltate sul nostro twinspace e-twinning.




The front cover

The back cover

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venerdì 11 gennaio 2008

I nostri auguri per il nuovo anno!/ Our wishes for the new year!

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sabato 5 gennaio 2008

Look at Christmas nativity Slide Show!


Slide Show dei presepi collettivi condivisi negli spazi comuni della nostra scuola/Slide Show of the collective cribs shared in the common spaces of our school

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